tribunaleVallo della Lucania. Oggi si è svolta presso il Tribunale di Vallo della Lucania, nell’aula Falcone-Borsellino, la prima udienza del processo sul mortale incidente subacqueo avvenuto il 30 giugno 2012 a Palinuro, dopo il decreto di rinvio a giudizio emesso dal Gup Valeria Campanile, in seguito alla scorsa udienza del 4 marzo.

Il Giudice monocratico, il Dottor Lombardo, si è riservato sullo scioglimento di eccezioni avanzate da alcuni difensori degli imputati nell’ambito delle questioni preliminari.

Al termine dell’udienza, durata un paio di ore, gli avvocati Silverio Sica e Benedetta Sirignano, legali del 23enne greco Telios Panaiotis, la vittima più giovane, hanno così commentato: “ci auguriamo che attraverso questo processo si possa giungere all’accertamento dei fatti di causa e altresì fare chiarezza sulla sicurezza dell’attività subacquea che in Italia fa ancora vittime”.

Nell’incidente, sono morti un avvocato 41enne di Roma, Andrea Petroni, la guida 41enne romana ma nata a Londra, Douglas Rizzo, e due turisti, Susy Barbara Cavaccini, 36enne salernitana e trapiantata a Roma, e il suddetto Panaiotis: i quattro sono rimasti intrappolati nella ‘Grotta degli occhi’, perdendo l’orientamento a causa del sollevamento di fango nella cavità e morendo asfissiati.

Il pm Giancarlo Grippo, titolare dell’inchiesta, ha accusato gli imputati (i tre istruttori Annalisa Lupini, Stefano D’Avack e Marco Sebastiani, e il gestore del diving center ‘Pesciolino sub’ di Palinuro, Roberto Navarra) di imprudenza, imperizia e negligenza in quanto avrebbero autorizzato l’immersione in grotta a partecipanti che non avevano i requisiti previsti per una simile escursione; per loro, l’accusa è di omicidio colposo plurimo in concorso.

Il processo è stato rinviato al prossimo 17 novembre e il Comune di Centola-Palinuro non figura tra le parti civili.