universita-salernoIn queste ore sono stati diffusi i risultati dell’indagine condotta sulle immatricolazioni negli atenei statali.

I dati, elaborati da Il Sole 24 Ore, sono tratti dall’anagrafe nazionale attraverso cui il MIUR controlla gli ingressi e il ciclo di vita di ogni studente universitario: essi evidenziano come l’università italiana registra nel suo complesso un -6,8% di immatricolati tra il 2011 e il 2015.

In particolare, l’indagine sottolinea che, mentre per gli atenei statali del Nord la situazione è stabile, con una riduzione pari a -0,99% e tendenze ascrivibili a dinamiche demografiche, la flessione maggiore si concentra quasi in modo integrale nel Mezzogiorno, dove il calo di immatricolati raggiunge il -14,5%.

Secondo l’analisi del quotidiano economico, i primi segnali del nuovo anno accademico sembrano confermare gli andamenti generali riscontrati.

In base ai numeri analizzati, emerge però un dato significativo per l’Università di Salerno che, nell’arco di tempo compreso tra il 2011 e il 2015, rileva una crescita di immatricolazioni pari allo 0,7%, collocandosi al 19° posto sui 61 atenei statali.

Il Rettore Aurelio Tommasetti è soddisfatto dei risultati e, a tal proposito, ha affermato: “In un momento storico in cui il trend territoriale prima, e quello nazionale poi, registrano dati negativi, Salerno vede la propria colonna avanzare positivamente nel grafico che registra la dinamica delle immatricolazioni negli ultimi quattro anni. Questo dato, unito a quello più recente sulla crescita degli immatricolati Unisa per il nuovo anno accademico, lancia un messaggio chiaro e rassicurante per la nostra comunità: gli studenti restano al Sud e scelgono l’Università di Salerno per il loro percorso di studio e di vita”.

E ha proseguito: “I nostri campus sono un posto bello in cui stare. Con una politica tasse tra le più basse d’Italia a sostegno del merito e delle fasce più deboli, un’offerta didattica ampliata e sempre più specializzata, con la crescita del numero di alloggi residenziali a disposizione dell’utenza, con un programma di reclutamento che contempla progressioni verticali e nuove assunzioni, vogliamo mettere a disposizione dei nostri studenti e dell’utenza tutta, un campus sempre più accessibile, vivibile e  in grado di rispondere positivamente ai loro bisogni e alle loro esigenze”.

Tommasetti ha poi concluso dicendo che: “Se crescono gli immatricolati a Unisa, con loro aumenta anche il senso di responsabilità che come governance di Ateneo, come corpo docente e come personale tecnico, abbiamo nei confronti dei nuovi iscritti, gli studenti più giovani e le loro famiglie. Vogliamo essere all’altezza delle loro aspettative e per fare questo non possiamo non continuare in questa direzione, con impegno, forza congiunta e quello spirito di squadra che sempre ci contraddistingue”.