Un addio inaspettato? Forse “anticipato”. Ieri le strade di Antonello Preiti e della Paganese si sono divise, ad un passo dal raggiungimento degli obiettivi prefissati in estate. Una parentesi lunga sette mesi, dopo quel 23 agosto quando l’ex dirigente del Parma sostituì il dimissionario Cosimo D’Eboli. Un arrivo nel bel mezzo del mercato, anzi, a pochi giorni dalla chiusura. Un rush finale frenetico ma senza colpi da novanta, cercando di ritoccare un organico già importante, con un’ossatura da categoria, costruita dopo l’iscrizione “ai tempi supplementari” grazie alla riammissione da parte del Coni. A dicembre però le prime sirene arrivate da Catanzaro, dando Preiti già “in viaggio” verso la Calabria per la prossima stagione. Secche le smentite su un pluriennale, cui è seguito un raffreddamento nei rapporti tra il ds e la società del patron Trapani. Di fatto, la Paganese è già al lavoro nella programmazione di un futuro ambizioso, con i rinnovi di Cunzi, Carcione e non ultimo di mister Grassadonia, ma pare che già in queste operazioni, chiuse nei giorni scorsi, non ci fosse ormai più “la mano” di Preiti, da ieri ufficialmente un ex azzurrostellato.