Tribunale_SalernoSalerno. Sono 10 le persone al momento prese in considerazione dalla Procura di Napoli che sta conducendo un’indagine su alcuni processi il cui esito sarebbe stato determinato dallo scambio di regali e favori.

Le indagini sarebbero partite da una telefonata, ascoltata dagli inquirenti della Procura di Nocera Inferiore, tra l’avvocato Roberto Lambiase ed un suo amico, in cui l’avvocato sosteneva di aver corrotto il giudice Mario Pagano, regalandogli un orologio Rolex, per ottenere lo spostamento di una udienza riguardante una causa di fallimento, e perché venisse respinto un ricorso della controparte. In seguito alla indagine l’avvocato Lambiase è stato indagato per corruzione in atti giudiziari in concorso con il magistrato

Come riporta La Città,  un ruolo di spicco sarebbe stato quello del giudice Mario Pagano, 56 anni, in servizio prima nella sezione civile del Tribunale di Salerno e poi presso il Tribunale di Potenza. Secondo l’ipotesi accusatoria, Pagano avrebbe raccolto informazioni sulle cause che gli venivano “segnalate” da esponenti del presunto sodalizio allo scopo di pilotare i fascicoli ed assegnarli a “giudici compiacenti” o da contattare per “condizionarne la decisione”.

 

Coinvolti non solo Lambiase e Pagano, ma altri esponenti del Foro salernitano: gli avvocati Augusta Villani (che è anche Got, giudice onorario a Salerno), Nicola Montone, funzionario presso l’ufficio recupero crediti del Gip del Tribunale di Salerno e cognato del giudice, Michele Livrieri, assistente giudiziario addetto alla cancelleria degli Affari civili, gli avvocati Giovanni Pagano e Gerarda Torino, il tributarista Michele Torino, e Renato Coppola, dipendente della Provincia di Salerno, considerato il factotum di Pagano.