Tutto passa per il centro. Lì, in mezzo al campo, dove nascono i sogni oppure prendono forma i primi incubi stagionali. Nemmeno il tempo di tagliare il nastro all’annata 2016-2017 che in casa Salernitana è già tempo di registrare la prima emergenza. Giuseppe Sannino si ritrova a fare i conti con una mediana completamente spolpata tra squalifiche, cessioni e bocciature illustri. Il colpo più doloroso è arrivato nei giorni scorsi, quando dalla società è arrivato un messaggio che ricordava sia allo staff tecnico che a Moses Odjer la squalifica in Coppa Italia rimediata dall’ex Catania lo scorso anno a La Spezia per somma di ammonizioni. Un’assenza pesantissima sia per le qualità ma soprattutto per il dinamismo del giovane ghanese, catechizzato senza sosta da Sannino a Sarnano ma diventato ben presto un pilastro della neonata idea di gioco del tecnico ex Carpi. Oltre ad Odjer, c’è da registrare l’addio di Andrea Bovo destinazione Reggiana, oltre alle inaspettate bocciature di Bacinovic e Ronaldo. Se per quest’ultimo però è ancora viva la possibilità di un tesseramento in extremis per averlo a disposizione per la trasferta nel Sannio, per Bacinovic invece siamo già ai titoli di coda. Senza dimenticare l’acquisto sfumato di Francesco Deli dopo la decisione del TAR di riammettere la Paganese in Lega Pro facendo saltare lo svincolo d’ufficio. A Sannino non resta che coccolare e preservare Davide Moro, unico mediano a disposizione, provando ad immagine la Salernitana che verrà. Proprio in virtù dell’emergenza, prende sempre più quota l’ipotesi 3-5-2 per il primo derby della stagione, puntando tutto sia sulla solidità del terzetto difensivo, in fase di rodaggio, ma soprattutto sulla coppia gol Coda-Donnarumma. In mezzo al campo invece, Moro prenderebbe in mano le redini del gioco abbassato nel ruolo di play, con il volenteroso Zito riconfermato nella posizione di mezzala sinistra. Sull’altra fetta di campo invece resta un grande punto interrogativo, incrociando le dita per un arrivo last-minute dal mercato in virtù anche dell’impatto non proprio esaltante dei vari giovani in ritiro. Resta sempre in piedi la soluzione 4-4-2, idea di gioco che garantirebbe però una prepotente superiorità numerica al 4-3-1-2 architettato dal Benevento. In questo caso, uno tra Tuia, Bernardini e Schiavi scivolerebbe in panchina, arretrando Vitale e Laverone nei ruoli di esterni bassi che non convincono del tutto Sannino. In mezzo al campo il duttile Zito potrebbe affiancare Moro in mezzo al campo, permettendo a Caccavallo e uno fra il baby Cenaj e Vitale il debutto da ali offensive (con l’avanzamento dell’ex Ternana Rossi verrebbe impiegato da esterno basso). Nessun dubbio davanti, con Coda e Donnarumma uniche certezze del lungo precampionato granata e pronti a far impazzire i mille tifosi attesi al “Vigorito”. Tante supposizioni che vedranno la luce questo pomeriggio, quando la squadra granata forzerà i ritmi in vista della sfida di domenica. Ieri la truppa granata ha svolto un semplice lavoro defaticante dopo la dispendiosa amichevole con la Sambenedettese. Una sessione però posticipata dopo un intoppo logistico. Il terreno di gioco di Castorano, scelto per il miniritiro pre-Benevento, ha pagato i segni del concerto dei Nomadi tenutosi qualche giorno fa. Così, la società granata ha preferito trasferirsi nel vicino stadio comunale di Castel di Lama.

Sabato Romeo