Caggiano. Otto operai dell’acquedotto di Caggiano hanno minacciato di darsi fuoco. Gli operai, muniti di taniche di benzina e bombole gpl, hanno deciso di compiere questo gesto in quanto, pur continuando a lavorare e ad assicurare il servizio idrico ai cittadini, non percepiscono lo stipendio da 3 mesi. 

“Questa drastica decisione presa dai lavoratori è scaturita” –  spiega Giovanni Ferraioli della Femca Cisl –  dalla decisione assunta dall’Assessorato al ciclo integrato della Regione Campania e dal dirigente del settore, di continuare sulla loro decisione di trasferimento delle Centrali di sollevamento all’Ato di competenza, senza prevedere alcuna salvaguardia occupazionale per i lavoratori dipendenti delle società appaltatrici”.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco.