Il giornalista Lorenzo Peluso continua il tour nel salernitano per presentare il suo ultimo libro “29 parole 30 storie”, edito da Gagliardi Editore.

Dopo il successo registrato pochi giorni fa nel cuore del Cilento, ospite finale della terza edizione della rassegna ‘I Fiori del Male – Festival dell’Essere’ a Vatolla, “29 parole 30 storie” sarà protagonista domenica 4 settembre alle 21 nell’aula consiliare del comune di Sapri, nell’ambito della rassegna “La bella estate dei libri”, promossa dall’Associazione Culturale Proudhon Golfo di Policastro. A dialogare con l’autore ci saranno Vincenzo Folgieri dell’associazione Proudhon e Gianfrancesco Caputo, scrittore e opinionista.

“Sono ventinove le parole che ho provato a raccontare. Ho provato ad analizzarle e tentato di associarle a delle storie di vita, a fatti ed accadimenti nei quali mi sono imbattuto nella mia vita, anche professionale – afferma Lorenzo Peluso – . Insomma, è necessario recuperare la curiosità, quella dell’uso delle parole. Ci rimane il tempo, ancora, per migliorare il nostro vivere attraverso la bellezza delle parole.

Locandina della manifestazione

Così facendo possiamo ancora salvare il Creato, potremmo invertire la rotta del pensiero che da troppo tempo ci spinge all’autolesionismo, preludio alla cancellazione dell’umanità incapace di parlarsi ed ascoltarsi vicendevolmente. E’ proprio questa l’essenza assoluta delle parole: fornire l’occasione per creare un ponte tra idee divergenti”.

29 parole dunque associate a 30 storie di vita. Storie intime e personali; storie legate al territorio; storie di sensazioni, di esperienze e di dignità. Tra le storie legate al territorio da segnalare, nel capitolo “Enantiosemia”, la ricostruzione dei fatti che hanno interessato il tribunale di Sala Consilina, chiuso nel 2013 e accorpato a quello di Lagonegro; e la storia del maestro Franco Mastrogiovanni, narrata nel capitolo “Dignità”, di cui l’autore ha seguito in prima persona, da giornalista, il processo che ne è scaturito.

Profondi e intimi poi i capitoli nei quali Lorenzo Peluso parla delle persone che più hanno segnato la sua vita privata, come il nonno nel capitolo dedicato alla “Saggezza”  o anche la mamma nel capitolo “Fatica”.

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