DSC_1970Pontecagnano Faiano. “La nostra civiltà affonda le sue radici nel cristianesimo in quanto ha inciso in tutti i campi dello scibile umano”, ha rimarcato con forza Vittorio Sgarbi nella lectio magistralis tenuta ieri sera in piazza Risorgimento a Pontecagnano Faiano, alla presenza del Sindaco Ernesto Sica. Tanta gente ha salutato con affetto il ritorno in Città del noto scrittore che, per l’occasione, ha presentato il suo ultimo libro “Nel nome del figlio. Natività, fughe e passioni nell’arte” edito da Bompiani.  E proprio il cristianesimo e la figura di Cristo riportata su tanti dipinti appartenenti alla storia dell’arte fanno da sfondo all’ultimo lavoro letterario di Sgarbi.

“Il figlio di Dio ha compiuto la più grande rivoluzione salvando il mondo ed affrontando la realtà dopo la sua creazione”, ha spiegato l’ex sottosegretario  al Ministero dei Beni Culturali. Nel libro sono, infatti, raccolti i capolavori più noti ed originali ispirati alla figura di Cristo e sui quali si è soffermata la lectio dell’autore che è riuscito, con la sua  formidabile dialettica, a catturare l’attenzione del folto pubblico.  Ha promesso di fare ritorno nella nostra Città “magari a dirigere una Biennale del Sud che spero di poter realizzare proprio a Pontecagnano Faiano”, ha detto il Sindaco Sica.

Sgarbi, accompagnato dal Primo Cittadino, ha anche effettuato una visita al monumento dedicato al lavoro ed alle sue vittime inaugurato lo scorso 19 maggio nei giardini pubblici di via Sanzio a Pontecagnano.  Ad attenderlo, insieme a tanta gente, c’erano il maestro Franco Anfuso, che ha realizzato la scultura, ed il presidente dell’associazione “l’Altra Città”, Giuseppe Maisto che ha promosso l’intero progetto.

Vittorio Sgarbi scelse Pontecagnano Faiano quale sede della sezione Campania del Padiglione Italia alla 54esima Esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia per i 150 anni dell’Unità d’Italia che fu  inaugurata dallo stesso Sgarbi nel settembre del 2011 negli spazi dell’ex tabacchificio Centola. Circa cento artisti campani, tra pittori, ceramisti, scultori, fotografi e designer, divennero i protagonisti di uno dei più importanti eventi d’arte degli ultimi anni.

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