ferrariIl Museo di Maranello ha allestito una mostra di grandissimo interesse che ha per tema lo spirito sportivo della Ferrari e che dà il benvenuto alla nuova 458 Speciale.

Una mostra pensata per offrire una meta irrinunciabile per i fine settimana invernali visto che, tra le auto esposte, ci sono anche pezzi rarissimi, come la celebre P3 che dominò a Daytona e le 312 P e 512 M protagoniste delle grandi gare di durata. Tra le vetture delle più famose gare sport su strada e su pista, anche due generazioni a confronto: quella delle 750 Monza e 500 TRC, la bellissima Testa Rossa degli inizi, e quella dei primi allori del Cavallino con la Ferrari 125 S del 1947  e la sua evoluzione, la 225 in una inedita versione da competizione.

Tra le monoposto, oltre alle Formula 1 Campioni del Mondo dal 1999 al 2008,  nella sala di ingresso modelli che tracciano la storia della Ferrari: dalla contemporanea F60 alla F1-89   che, pilotata da Mansell, portò per la prima volta in pista il cambio ideato a Maranello e divenuto noto come “tipo F1”. Andando indietro si trovano i due modelli turbo più importanti della storia Ferrari, la 156-85di Alboreto e la 126 CK di Villeneuve.

Infine, due monoposto simbolo delle glorie Ferrari: la 166 F2 che ricorda la prima vittoria ottenuta dalla Scuderia a Silverstone con Gonzalez e un esemplare unico, ricreato su disegni originali e con motore e cambio dell’epoca, di quella che per molti è stata la più bella Formula 1 costruita dalla Ferrari: la 156 soprannominata “shark nose” per il suo muso da squalo. Anche se si tratta di una replica, questa macchina è molto importante non solo perché fu campione del mondo nel 1961, ma perché Enzo Ferrari fece distruggere tutte quelle costruite quando si rese conto che non erano più competitive. Questo esemplare  di conseguenza permette agli appassionati di vedere dal vero ciò che solo foto e filmati documentano.

Ma il capitolo forse più interessante per chi ama la Ferrari è rappresentato dalla sala superiore dove è raccontata la storia delle vetture che hanno preso parte alle gare Gran Turismo dagli anni ‘70 ad oggi. Infatti, a fare  corona alla nuova 458 Speciale ci sono tutte le GT che hanno gareggiato e vinto in questi anni. Andando a ritroso, si parte dalla 458 GT2 con la quale Fisichella, Bruni e Vilander hanno conquistato il titolo mondiale GT2 nel 2012, la 430 GT2 ugualmente vittoriosa a livello mondiale e alle 24 Ore di Le Mans. Così come la 360 esposta al suo fianco.

La serie delle vetture GT da competizione, per le quali Ferrari si avvale anche della perizia dello specialista Michelotto di Padova, prosegue con il raro esemplare di 575 GT1 e con la 348 nella versione IMSA. In fine, due versioni di grande interesse della 308: quella a motore longitudinale che prefigura lo sviluppo della GTO Evoluzione e la versione Gruppo 4 che dominò i rally internazionali per molti anni con piloti del calibro di Andruet, Toivonen e Waldegaard.

La mostra sarà aperta fino a Marzo 2014, tutti i giorni dalle 9,30 alle 18. In contemporanea le mostre “Da Cinecittà a Hollywood, la Ferrari nel cinema” e “ Ferrari dell’altro mondo: Mulotipi e Avventure”.