Porta Ovest, SalernoSalerno. Porta Ovest: un’opera grande quanto i problemi e le polemiche che ne conseguono. Nel 2006, lo studio Pica Ciamarra Associati si aggiudicava il concorso internazionale dell’Autorità portuale su Porta Ovest. Sette anni dopo, dopo un iter complesso, il progetto definitivo, validato ed approvato in tutte le sedi previste, viene stravolto, con una soluzione “che tradisce completamente lo spirito originario”.

“Si poteva pensare ad una gara tra imprese nel 2006 che avrebbe mostrato i suoi risultati già nel 2009 anziché arrivarci per via traverse ed illegali 7 anni dopo.” – spiega il professore Massimo Pica Ciamarra.

Nel mirino, oggi, finisce l’Autorità portuale, visto che lo studio di architetti è pronto a far valere i propri diritti in sede legale. L’Ente ha un “vincolo contrattuale ben preciso che forse ignoravano: la facoltà del progettista di esprimere diniego, ossia non si poteva cambiare nulla senza il nostro assenso, pena essere possibili di un’azione risarcitoria”.

E’ al primo pittadino salernitano, Vincenzo De Luca, che Pica Ciamarra rivolge, con una lettera personale, una vera e propria richiesta d’aiuto. “Non ho mai accusato il Sindaco bensì lo ringrazio per il supporto e l’entusiasmo dimostrato nei primi anni per il nostro progetto. A lui, ora, chiedo di essere un “ponte” di comunicazione tra il mio studio di Associati e l’Ente portuale.” Dall’invio di tale lettera sono trascorsi 12 giorni, senza ricevere alcuna risposta.

“Sono stati sprecati 7 anni e oltre 5 milioni di euro. – dichiara un amareggiato Pica Ciamarra. “La mortificante situazione creatasi è un insulto all’intelligenza umana di cui si parlerà non solo a livello nazionale ma anche internazionale”.