perrone2Conferenza stampa prepartita per mister Perrone e zero dubbi sulla formazione che domani sera affronterà all’ Arechi l’ostico Grosseto di Cuoghi, reduce dal successo di Gubbio e dal pareggio in rimonta contro l’ex capolista Frosinone.

Il trainer laziale, che questo pomeriggio guiderà la seduta di rifinitura prima di diramare la lista dei convocati (out Nalini, Siniscalchi, Esposito e Gustavo, da valutare Rizzi e Ginestra) presenta così la sfida contro i maremmani, sconfitti in amichevole a metà luglio allorquando in panchina sedeva Stefano Sanderra: “Ci aspettano tre partite interne consecutive e questo è un vantaggio perché non dovremo spostarci in giro per l’Italia, la sfida di domani va affrontata con il massimo impegno perché non abbiamo fatto ancora nulla e la strada è decisamente in salita. Purtroppo il distacco dalle prime posizioni è notevole e nella nostra condizione basta una sconfitta in uno scontro diretto per vanificare un’eventuale striscia di risultati positivi, ma non dobbiamo piangerci addosso né sentirci sconfitti in partenza. E’ una partita come tutte le altre, mette in palio tre punti e dobbiamo rispettare un Grosseto composto da ottimi giocatori, ben messo in campo e rivitalizzato dall’arrivo di Cuoghi. Il tecnico è una persona dal carattere forte, lo affrontai da avversario tanti anni fa in un Ascoli-Perugia e misi a segno una sfortunata autorete”.

Sulla formazione che scenderà in campo, Perrone fuga il campo da ogni dubbio: “Sarà lo stesso modulo, con gli stessi interpreti, ma con movimenti diversi. Abbiamo lavorato bene nel corso della settimana e la squadra sta denotando diversi progressi sotto tutti i punti di vista, spero che potremo regalare una bella prestazione alla nostra tifoseria che, come suo solito ,ci garantirà una spinta importante ed in grado di dare una grossa mano anche ai calciatori di maggiore esperienza. Abbiamo diversi giocatori fuori per infortunio, mi dispiace particolarmente per Nalini che è un po’ il nostro Candreva per qualità e capacità di ricoprire più ruoli, mentre Molinari prenderà il posto di Siniscalchi. La fase di non possesso sarà importantissima: il Grosseto fa girare bene il pallone, aggredisce gli spazi ed ha una difesa arcigna e ben organizzata, guai a pensare che dobbiamo necessariamente segnare subito”.

Tre partite in una settimana contro Grosseto, Catanzaro e Nocerina, scenario che presenta pro e contro: “Il vantaggio è di poter far ruotare tutti gli elementi a disposizione, ci tengo a sottolineare che la coppa Italia è una manifestazione prestigiosa e l’idea di poter arrivare in finale mi trasmette tanti stimoli.  L’handicap potrebbe essere rappresentato dalle condizioni del rettangolo di gioco, se dovesse piovere il manto erboso diventerebbe impraticabile e per una squadra tecnica come la nostra sarebbe un grande svantaggio. Delle tre gare, indubbiamente quella di domani è la più difficile”. Infine una battuta sul derby e sui problemi di ordine pubblico: “Non capisco perchè bisogna odiare una persona che tifa per una squadra diversa dalla nostra, è un discorso di inciviltà. Il vero tifoso deve andare allo stadio incoraggiare i propri calciatori, gioire se si vince ed accettare serenamente la sconfitta rispettando l’avversario. Siamo tutti italiani, non capisco perché farsi la guerra a vicenda solo per una fede calcistica diversa”.

Gaetano Ferraiuolo