NocerinaIl silenzio come antidoto alla campagna denigratoria posta in essere dagli organi di informazione. A scendere in campo per difendere una scelta, quella del silenzio stampa all’indomani del derby farsa giocato contro la Salernitana,  sono questa volta i vertici stessi della Nocerina.

Dalla società fanno sapere in una nota che “Il silenzio alimenta il pensiero, aiuta a guardarsi intorno, stimola riflessioni che a caldo l’emotività può condizionare o addirittura offuscare. Quando tutti – si sottolinea – hanno abbassato i ‘fucili’  con cui sono state sparate sentenze abbiamo deciso di interrompere il silenzio e raccontare la verità”

I fatti secondo i dirigenti sono altri: “La stragrande maggioranza di tifosi ha sempre sostenuto la squadra con passione, rispetto e profondo senso di civiltà. Nocera – è scritto nella nota – è terra di cultura, di lavoro, di ingegno e di spiccate figure professionali. In ogni nocerino c’è l’animo di un guerriero, che ogni giorno combatte per sbarcare il lunario. ‘Ogni credente – concludono – dovrebbe sempre ricordare che “Gesù pronuncia solo la parola del perdono, non quella della condanna”.

Non mancano stoccate ai politici locali.

“La comunità nocerina, in ambito politico, ha grosse rappresentanze: parlamentari, onorevoli, consiglieri regionali, provinciali e comunali. Gente che, in sede di campagna elettorale, è costantemente presente dichiarandosi sensibile ai problemi della comunità. Ci chiediamo, a questo punto, dove siano finiti tutti quanti in queste lunghe settimane di tensione e polemiche. Ci chiediamo perché la stragrande maggioranza di loro non abbia neppure deciso di metterci la faccia per spiegare al mondo intero che le due Nocera non sono affatto terre di degrado e criminalità”.

Il comunicato della società arriva all’indomani della nota durissima divulgata dagli ultrà nocerini.

I tifosi della curva condannavano con durezza le parole del direttore sportivo Luigi Pavarese che in un primo tempo a loro dire avrebbe parlato di minacce di morte provenienti dalla tifoseria organizzata.

“Prendiamo atto delle scioccanti parole di Pavarese – dicono gli ultrà – che ha parlato di minacce di morte nel pre-gara di Salernitana-Nocerina. Nulla di più falso! – sottolineavano gli ultrà – La nostra unica colpa è quella di amare il calcio, quello vero, quello fatto di stadi pieni. Siamo colpevoli di aver chiesto un gesto solidale a squadra e società. La gente di Nocera aveva tutto il diritto di partecipare alla trasferta di Salerno”

Totalmente divergenti altresì le dichiarazioni del direttore sportivo rilasciate al “Corriere di Salerno”. Stamane Pavarese ha più volte precisato che a minacciare la società fu una frangia isolata di tifosi. “Non di certo gli ultrà”.

Raffaele de Chiara

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