piano-di-zona-cavaCostiera Amalfitana. Le organizzazioni sindacali Nidil Cgil e Uniltemp, nelle persone dei  Segretari Generali Antonio Capezzuto e Pierluigi Estero, si uniscono alle voci degli operatori sociali che prestano servizio nell’ ambito del Piano Sociale di Zona S2 (ex S3), già riunitisi in presidio, preoccupati per il futuro dei servizi sociali sul territorio di Cava e Costiera Amalfitana.

In una nota i segretari generali ricordano che nell’ ultimo incontro, a seguito dell’adunanza Coordinamento Istituzionale del Piano di zona, per alcuni lavoratori è stata prospettata l’ipotesi di terminare  il proprio rapporto di lavoro al 31 dicembre  senza poter aver la possibilità di accedere ad alcuna forma  di ammortizzatore sociale. Altri ancora continuerebbero a svolgere la propria attività lavorativa con  contratto di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto, nell’ ambito dei progetti PAC, con una forte diminuzione del monte orario mensile. Alcuni servizi verrebbero, poi, affidati a cooperative sociali esterne presenti sul territorio.

“A fronte di tali ipotesi le OO.SS. manifestano tutto il proprio dissenso e chiedono ai Sindaci aderenti al Piano di prendere decisioni che vadano verso la salvaguardia dei livelli occupazionali e della qualità dei servizi  sul territorio sino ad oggi egregiamente assicurati dagli operatori – si legge nella nota di Capezzuto ed Estero – E’ manifesta l’incapacità della politica locale che, a 10 giorni dalla fine dell’anno, ancora non è riuscita a trovare una soluzione positiva per il futuro del Piano di Zona. Il rimpallo di responsabilità che quotidianamente si verifica tra un’Amministrazione e l’altra è sintomo di quanto non ci sia l’intenzione di venire a capo di una situazione determinata da visioni e interessi politici contrastanti”.