30_Cava_dei_Tirreni_Portici_Borgo_ScacciaventiCava de’ Tirreni. Divide il progetto di riqualificazione del Borgo Scacciaventi, da una parte l’amministrazione comunale promotrice dei lavori, dall’altra i responsabili del gruppo urbanistica di ‘Città Democratica’ Rossana Lamberti e Michele Longobardi.

“L’Amministrazione comunale – scrivono in una nota i due responsabili – invece di completare il secondo tratto del porticato come il primo, cerca altri e diversi lampioni da appendere alle volte del Borgo Scacciaventi. Da ricordare che il sindaco, appena s’insediò al Palazzo di Città, indisse un referendum per verificare se effettivamente l’illuminazione di Borgo in Luce fosse gradita ai Cavesi. Il risultato del sondaggio dissipò ogni dubbio in merito: ai Cavesi il progetto piaceva”.

Polemica anche sul ritardo dei lavori ritenuti ingiustificati a cui si somma secondo Lamberti e Longobardi “lo scempio di rompere l’euritmia architettonica-luminosa. Non ha senso e qualsiasi eventuale giustificazione che l’Amministrazione troverà non potrà spiegare una così cieca gestione, una così palese approssimazione, l’incapacità di rispettare la volontà dei Cavesi”.

Città Democratica quindi nel ricordare che il progetto di Borgo in Luce ha storia antica sottolinea che il primo tratto fu finanziato anche con la collaborazione dei commercianti del Corso che rinunciarono alla loro quota parte per far eliminare il disturbo visivo di tutti i fili volanti che imbruttivano i portici e permettere la creazione di un nuovo impianto. “Pertanto – concludono i responsabili – protestiamo vivamente per quanto sta accadendo e chiediamo anche ai commercianti del Borgo, ai Cavesi tutti di far sentire la loro voce forte e chiara”.

Dal canto suo l’amministrazione giustifica l’intervento attraverso una nota esplicativa  a firma dal direttore dei lavori, arch. Alberto Barone. In essa si precisa che la tipologia dei lavori oggetto dell’appalto riguarda non solo la nuova illuminazione del corso Umberto I, nel tratto compreso tra il viale Garibaldi e la piazza Duomo ed al Borgo Sacciaventi ma anche il restauro degli elementi lapidei degli archi e di quelli lignei dei solai esistenti ed il risanamento delle facciate e dei portici di tutti gli impianti esistenti, ovvero la eliminazione alla vista dei cavi di alimentazione e di distribuzione.

“I lampioni – spiega Barone – posti in opera in alcune campate del Borgo Scacciaventi costituivano una campionatura alternativa al modello specificato in progetto e già utilizzato nel primo lotto.  Nel rispetto, ancora una volta, delle specificità del Borgo Scacciaventi,  e prima di dare corso definitivo alla installazione di nuovi corpi illuminanti, si è operata una ulteriore verifica con elementi distinti, seppure congruenti con l’opera nella sua interezza”.

Infine sull’andamento dei lavori l’architetto sottolinea che “fin qui è stato del tutto regolare, seppure condizionato  dalla particolarità di coinvolgere una parte importante del centro cittadino. Si tenga conto che quelli appaltati interferiscono con analoghi lavori (v. bonifica vecchi impianti e relativi ammodernamenti) a carico di Enel e Telecom che operano con proprie imprese; il tutto avviene in sinergia ma vi è comunque la necessità di un raccordo operativo che nell’ottimizzare i tempi, scongiuri altresì disfunzioni esecutive e sprechi di risorse. L’ultimazione delle opere  – a meno degli imprevisti di cui si è detto – è prevista per la fine di aprile 2014”.