antenne_radio_tv_1San Giovanni a Piro. Non sarà l’avvocato Franco Maldonato  il consulente legale dell’amministrazione comunale per lo spostamento dell’antenna Telecom.

Questo l’esito della riunione di ieri sera. Il sindaco Maria Stella Giannì, aveva proposto al presidente del Comitato di Salute Pubblica, una collaborazione per la risoluzione della questione. “Non esiste -sottolinea  Maldonato- alcun rapporto di fiducia tra me e l’amministrazione, allo stesso tempo considero la proposta una mossa ispirata ad un evidente doppiezza e strumentalità. Probabilmente- sostiene l’avvocato- il sindaco trovandosi in estrema difficoltà ha ritenuto giusto tentare l’ultimo escamotage”. L’avvocato sostiene che sarebbe  possibile attuare un intervento risolutivo immediato; “Esiste –argomenta- una normativa che permette di emanare un provvedimento amministrativo tempestivo, qualora si tratti di tutelare la salute pubblica. Resto comunque disponibile per eventuali consulenze, ovviamente  a titolo gratuito”.

Il sindaco, nel commentare l’incontro di ieri ribadisce “siamo stati disposti ad aprire un dialogo con la cittadinanza. Avevamo pensato di affidare la consulenza ad un professionista come  Maldonato, perché in passato era già riuscito a districarsi in situazioni simili, come nel caso dell’antenna Wind a Scario, ma purtroppo ci siamo trovati di fronte un muro. L’amministrazione andrà avanti, ed  il piano delle antenne sarà approvato venerdì prossimo nel corso del consiglio comunale ”.

Il primo cittadino che sin dall’inizio aveva avanzato come soluzione lo spostamento  del dispositivo  in un territorio decentrato di proprietà del Comune dice: “si tratta di un provvedimento molto complesso, che richiederà lunghissimi tempi di attesa prima della messa in atto”. La Telecom, che d’altro canto considera l’installazione perfettamente a norma,  si dichiara disponibile a ricontrollare le emissioni “siamo pronti –fanno sapere dalla compagnia telefonica-ad effettuare nuove rilevazioni solo a fronte di un’esplicita richiesta da parte delle pubbliche autorità ed in collaborazione con enti specializzati come l’ARPAC”.

Caterina Ianni