acernoAcerno. Previsti 30mila euro per un primo intervento di messa in sicurezza della Maccaronera Pezze, la strada alternativa alla regionale 164 che venti giorni fa è stata resa impercorribile da una frana.

E’ quanto deciso nell’incontro di questa mattina nella sede della Provincia tra il sindaco di Acerno Vito Sansone, il sindaco di Montecorvino Rovella Egidio Rossomando, il sindaco di Giffoni Valle Piana Paolo Russomando, il presidente del consiglio provinciale Fernando Zara e gli assessori provinciali Michele Cuozzo e Attilio Pierro.

La somma sarà reperita nelle casse dei tre comuni di Acerno, Giffoni Valle Piana e Montecorvino Rovella e resa disponibile già tra una quindicina di giorni. Assente il contributo della Provincia per mancanza di fondi.

“Siamo coscienti – ha commentato il primo cittadino di Acerno Vito Sansone – che la cifra è insufficiente a garantire la totale copertura dei lavori di cui necessita la Maccaronera Pezze, ma è pur sempre un primo passo per intervenire nell’immediato sulle criticità più urgenti. Domani i tecnici della Provincia si recheranno sul posto per fare una stima precisa dei danni a cui seguirà un protocollo d’intesa tra tutti gli enti coinvolti per richiedere ulteriori finanziamenti alla Regione”.

Intanto continua a franare la 164 lungo il km 10,150 all’altezza del fiume Cornea. Dopo ogni temporale, il terreno scivola e inghiotte tutto ciò che trova sul suo tragitto. La strada sottostante non esiste più, mentre i frutteti e le case coloniche adibite a depositi dagli agricoltori sono state trascinate giù lungo le sponde del fiume. Una situazione drammatica che ha indotto qualche giorno fa il sindaco di Montecorvino Rovella ad emettere un provvedimento nel quale si ordina ai circa 30 proprietari terrieri di “non utilizzare i terreni ed eventuali manufatti, fino ad avvenuta dimostrazione del ripristino delle condizioni di sicurezza”.

“Con il passare dei giorni – conclude Sansone – appare sempre più evidente l’impossibilità di recuperare il tratto viario interessato dagli smottamenti. Ci vorrebbero milioni di euro per renderlo nuovamente transitabile e comunque parliamo di poco più di un km che non giustificherebbe un simile dispendio di risorse. La via secondaria “rimane l’unico percorso possibile per non condannare Acerno all’isolamento e su cui vanno concentrati tutti i nostri sforzi”.

Enrica Bovi