carabinieriAvrebbero dovuto pulire le strade dai rifiuti che invece si accumulavano ogni giorno di più. C’è anche chi ha timbrato, nelle festività natalizie, il cartellino di ben 14 colleghi e chi, pur non avendo lavorato, si è intascato persino lo straordinario.

Sono scattate questa mattina le ordinanze di misura cautelare  (9 ai domiciliari, 13 obblighi di firma) per 22 dipendenti del consorzio di Bacino SA/1, presso la sede di Roccapiemonte: l’accusa è di truffa aggravata.

I provvedimenti che sono partiti grazie alle indagini dei carabinieri della stazione di Castel San Giorgio in collaborazione anche con la Polizia Municipale, sono stati eseguiti tra Roccapiemonte, Napoli, Padova, Nocera Superiore, Pagani, Angri, Casoria e Giugliano in Campania, dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, insieme con il personale dei comandi provinciali di Salerno e Napoli.

Pedinamenti, verifiche di documenti, monitoraggio dell’orologio marcatempo e anche riprese video hanno documentato la truffa che i dipendenti sono riusciti a mettere in atto. Secondo le indagini, nell’ambito dell’operazione ‘Easy badge’, lo scambio di favori tra i dipendenti si colloca nel periodo compreso tra novembre 2012 e gennaio 2013: gli addetti alla raccolta allora regolarmente timbravano i cartellini anche per conto di colleghi assenti, ritardatari o che si erano allontanati dal luogo di lavoro. Agli arresti domiciliari pure il ‘responsabile sovracomunale’ che percepiva una apposita indennità e che, nonostante avesse il compito di controllare il lavoro svolto nei Comuni di Roccapiemonte e Castel San Giorgio, si assentava insieme ai suoi colleghi durante l’orario di servizio, timbrando, per giunta, oltre al loro cartellino, anche quello dei colleghi assenti.