vincenzo_de_lucaSalerno. Profilo basso da parte dell’arcivescovo di Salerno, monsignor Luigi Moretti, in seguito ai fischi e le proteste di ieri durante la processione patronale di San Matteo e lo strappo dei portatori delle paranze che hanno disatteso le indicazioni curiali sulle soste e gli «inchini». Fischi e contestazioni che hanno accompagnato il percorso del corteo in via Roma, nell’atrio del Municipio, dove il vescovo aveva vietato la sosta, e in via Da Procida, dove una parte di fedeli ha applaudito la statua del patrono e fischiato il vescovo.

Secondo fonti della curia salernitana, monsignor Moretti «con serenità» ritiene che «si impone una riflessione pacata sulla vicenda». Per il responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi, don Alfonso D’Alessio, «la processione patronale a Salerno e’ un atto da rievangelizzare, si impone un cammino per recuperare il senso religioso della processione che ieri di religioso ha avuto poco».

Anche il sindaco Vincenzo De Luca è intervenuto per placare le polemiche in corso, e sul suo profilo Facebook scrive “Credo che dobbiamo trovare una misura di serenità, di compostezza e di comprensione reciproca. Esprimo la mia solidarietà e il mio rispetto per l’Arcivescovo Moretti. Trovo abnormi le amplificazioni di piccoli episodi, di sicuro non commentevoli, che si sono registrati nel corso dell’evento, che deve caratterizzarsi sempre – come ha sottolineato la Curia – come momento di religiosità e preghiera. Riconfermo la mia condivisione e il mio rispetto per ogni scelta di sobrietà. Sono convinto che rapidamente sarà recuperato un clima di unità e solidarietà nella nostra comunità. Il legame profondo con il protettore e il rispetto per le gerarchie sono sentimenti che accomunano tutti. Auspico il rapido affermarsi, da parte di ognuno, di una linea di sobrietà, di riflessione serena, di raccoglimento, e anche di silenzio“.