CrescentSalerno. Non si perde in giri di parole il sindaco Vincenzo De Luca per chiarire il suo pensiero in merito all’ipotesi di ridimensionamento del Crescent. Dalla Soprintendenza trapela la possibilità di dare il nulla osta a patto che venga eliminato un piano alla struttura progettata da Bofill, e forse anche una delle torri.

Si tratta di “un’imbecillità” per il primo cittadino che spiega, ai microfoni di Radio Alfa, come l’architettura non sia come fare il macellaio che “taglia a fettina e aggiusta il pezzo”. Per De Luca ci sono degli equilibri da rispettare rispetto alle costruzioni circostanti. “Urbanistica, trasformazione urbana per una città, significa creare qualcosa che non c’è, cose che si realizzano. Piazza della Libertà e Crescent sono la continuazione del lavoro di Camillo Guerra (il progettista del palazzo del Comune, n.d.r). Per l’ampiezza dello spazio e della piazza, l’edificio del Crescent sembra fin troppo basso” assicura il sindaco.

Tempestiva arriva anche la replica di Mimmo Pisano dei 5 Stelle che aveva posto al Ministro Franceschini un’interrogazione parlamentare sulla vicenda: “Non certo un architetto, ma neanche un macellaio avrebbe combinato quello che ha combinato Vincenzo De Luca a Santa Teresa con il Crescent. La reazione stizzita del sindaco di Salerno, relativa ad accordi circa reali modifiche e riduzioni dell’imponente e mastodontico condominio privato, evidenzia un certo nervosismo del primo cittadino. Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, il Crescent, dopo il preavviso di diniego emesso dalla Soprintendenza, deve essere semplicemente abbattuto”.