sergio solimoSant’Arsenio. La battaglia di Sergio Solimo, un operaio di Sant’Arsenio prosegue ormai da quattro anni, da quando la sua compagna, Tania Polito, ha portato via il loro bambino, all’epoca di tre anni.

Partita per il Venezuela per il matrimonio di un parente, la donna non è più rientrata in Italia, facendo perdere le sue tracce. Nonostante Sergio abbia vinto tutte le battaglie legali, sia in Italia che in Venezuela, il piccolo Francesco non ha fatto mai ritorno a casa. “L’ultimo contatto con la madre e il bambino l’abbiamo avuto circa cinque mesi fa. Un contatto telefonico nel quale la madre ha fatto sentire la voce di Francesco per circa un minuto, chiedendo poi dei soldi a Sergio” racconta l’avvocato di Sergio, Enrico D’Amato.

Tania per la legge italiana è latitante da quando, circa un anno fa, è rientrata (da sola) ed è stata arrestata con l’accusa di sequestro internazionale di minore. Nonostante le fosse stato vietato l’espatrio e ritirato il passaporto, la donna è riuscita a fuggire.

Di fronte all’assenza di risposte dallo Stato italiano che non libera un cittadino italiano tenuto sotto sequestro in un paese straniero e non sapendo che fine abbia fatto, offro una ricompensa a chiunque sappia darmi indicazioni su dove si trova Francesco” dice Sergio, che è andato in Venezuela per avere notizie, ma senza fortuna, ha scritto al Papa e al Capo dello Stato, con scarsi risultati.

Nel caso si avessero informazioni si può scrivere all’indirizzo e-mail troviamofrancesco@gmail.com. La ricompensa per notizie certe e veritiere è di 2mila euro, mentre sul suo profilo Facebook Sergio ha lanciato diversi messaggi con le foto del piccolo Francesco e della madre.