Agovino-e-Flammia_caveseNessun sorriso. Non arrivano buone notizie per la Cavese e i suoi tifosi. La società, in vendita dopo la decisione dei patron Monorchio e Vertolomo di consegnare il titolo sportivo tra le mani del sindaco Galdi, rischia di rimanere ancora per qualche settimana senza un’organigramma ben definito. Nelle scorse ore la trattativa con una cordata locale di Cava, capitanata dall’avvocato Avagliano, è ufficialmente saltata, destando non pochi malumori in città. Avagliano ha confermato il tutto annunciando che, nonostante il grande impegno profuso nel corso delle ultime tre settimane, non era stato possibile creare le condizioni per dar vita ad una nuova linea societaria e dirigenziale.

Monorchio resta dunque in sella, in attesa di nuovi imprenditori pronti a sobbarcarsi i tanti costi della precedente gestione per permettere alla società metelliana di continuare a sopravvivere e scrivere nuove pagine di storia. In città intanto, i tifosi continuano a sostenere la squadra, a meno cinque da una zona playoff riapertasi di nuovo dopo la vittoria a Gallipoli e il k.o. del Bisceglie in casa del Monopoli. Gli aquilotti, con il morale alle stelle per quanto concerne il campo, stanno già preparando la sfida alla capolista Andria, vicina alla promozione diretta in Lega Pro. La truppa di Agovino non vestirà i panni della vittima sacrificale, tutt’altro. Una vittoria al “Lamberti” potrebbe avvicinare sensibilmente il Taranto ai pugliesi, costretti poi a fare risultato contro il Bisceglie per non rovinare quanto di buono fatto sino ad ora. Un motivo più che valido per vincere, sperando che anche la battaglia fuori dal campo porti al più presto i frutti sperati.

Sabato Romeo