de lucaSalerno. Sono ben 113 le pagine che contengono e motivazioni con cui la Corte d’appello ha assolto Vincenzo De Luca, Alberto Di Lorenzo e Domenico Barletta dall’accusa di abuso d’ufficio per la nomina di Di Lorenzo a project manager del termovalorizzatore.

Come riporta La Città, secondo la Corte la nomina a project manager “non costituisce creazione ex novo di una figura non prevista, ma un atto di assegnazione all’ufficio di supporto del rup (responsabile unico del procedimento)….  e non è nemmeno lontanamente ravvisabile alcuna sovrapponibilità, anche perchè la nomina dell’imputato riguardava esclusivamente la prima fase del procedimento.”

 In merito ai criteri di nomina contestati dal Procuratore Generale Antonella Giannelli, la Corte ha dichiarato che “le ragioni della nomina risiedono proprio nella necessità di inserire nel gruppo soggetti ritenuti idonei in relazione ai molteplici settori di intervento… non sussisteva alcun obbligo giuridico di motivare la scelta del Di Lorenzo rispetto ad altri potenziali aspiranti”
Inoltre De Luca godeva di poteri speciali in quanto commissario per l’emergenza rifiuti, di conseguenza avrebbe potuto creare anche figure “non previste dalla legge” come prescritto dall’ordinanza del 1999.