2274938_tpre.jpg.pagespeed.ce.JJRZ4hCvnLSalerno. Emergono nuovi dettagli in merito all’Operazione Perseo, scattata ieri mattina alle prime luci dell’alba, e che ha portato all’arresto di 14 persone vicine al clan camorristico Pecoraro-Renna.

Le indagini, avviate nel 2015, hanno portato alla luce l’esistenza di un gruppo camorristico che operava a Sud di Salerno e che aveva in Enrico Bisogni, Sergio Bisogni e Francesco Mogavero i propri capi riconosciuti. Il gruppo avrebbe compiuto atti di estorsione e danneggiamenti, aggravati dalle modalità mafiose, con lo scopo di danneggiareimprenditori della Piana del Sele, impegnati nel settore finanziario, agricolo, dei trasporti e del noleggio di videogiochi”.

Il gruppo, con la complicità Francesco Mogavero, già funzionario di banca, è riuscito ad ottenere l’erogazione di 250mila euro di fondi europei stanziati dalla Regione Campania per realizzare un impianto di cogenerazione a biomassa legnosa. L’impianto non è mai stato messo in funzione.

Tra gli arrestati vi è anche Antonio Anastasio, consigliere comunale di Pontecagnano Faiano. Come chiarisce la Procura “Anastasio  è indagato come mandante di un grave atto intimidatorio”. “Bellino [Luigi Bellino, consigliere comunale di maggioranza di Pontecaiano Faiano]  era stato avvicinato da Francesco Mogavero e Maurizio De Martino e pesantemente minacciato per evitargli di partecipare alla seduta del consiglio comunale, datata 31 maggio 2016. La nostra attività evidenzia chiaramente il ruolo di Anastasio come mandante”. In quella sedura la giunta comunale avrebbe dovuto approvato il bilancio. Se Bellino non si fosse presentato l’amministrazione sarebbe caduta. Bellino ha denunciato le minacce e dà li sono partite le indagini che hanno portato all’arresto di Anastasio.