Agropoli. Riapre domani mercoledì 10 maggio il Pronto soccorso dell’ospedale di Agropoli, nello stesso giorno verrà inaugurato a Battipaglia il nuovo reparto di anestesia e rianimazione. Le cerimonie saranno presiedute dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Con lui saranno presenti le massime cariche dirigenziali ed amministrative degli ospedali, autorità e sindaci del comprensorio.

Si tratta della Riapertura del Presidio Ospedaliero di Agropoli e dell’inaugurazione del nuovo reparto Anestesia e Rianimazione del P.O. di Battipaglia.

La riapertura del pronto soccorso di Agropoli è previsto alle ore 10, mentre la cerimonia presso l’ospedale di Battipaglia alle ore 12.

Dopo diversi mesi dalla chiusura del plesso ospedaliero di Agropoli, la Regione Campania ne ha recentemente disposto la riapertura con il decreto amministrativo n.33/2016, riconfigurandolo come Presidio Ospedaliero in zona particolarmente disagiata (tipologia prevista dal DM n.70/2015).

Il presidio sarà dotato di 20 posti letto di Medicina Generale e di un Servizio di Pronto Soccorso. I 20 posti letto di Medicina Generale, con relativa dotazione di organico (medici ed infermieri), disporranno dei servizi di supporto, quali Radiologia e Laboratorio Analisi.

E’ stato inoltre definito un apposito Protocollo Operativo tra la Centrale 118 di Vallo della Lucania e il presidio ospedaliero di Agropoli, per disciplinare l’accesso del paziente al sistema di emergenza, sulla base dei codici di gravità, in modo che i codici i Codici Rossi e Gialli, e i traumi, vengano inviati ai Presidi Ospedalieri della rete, mentre i Codici Bianchi e Verdi accederanno alla struttura sanitaria di Agropoli.

A Battipaglia il taglio del nastro del nuovo reparto di anestesia e rianimazione ci terrà alle 12. Il nuovo reparto godrà di spazi che sono stati recentemente riqualificati per una spesa di 700mila euro.

Si chiude così, in parte, una lunga polemica politica, nonché le proteste dei cittadini agropolesi che nei mesi scorsi si erano visti sottrarre un servizio sanitario essenziale.