Alberto Bollini ha commentato così il pari con il Pescara: “Avevamo preparato la partita come fatto nei primi quindici minuti: volevamo fare densità, coprire e raddoppiare le fasce e far male in contropiede. Non siamo stati bravi nel concretizzare. Il gol ci ha tagliato le gambe e non ci siamo più ripresi. Il palo interno di Sprocati è stato assurdo e ti demoralizza davvero tanto. Da lì forse è nato il secondo gol perché mentalmente eravamo rimasti al palo. La squadra però è stata compatta, brava a non mollare e pareggiare ma creando sia l’azione di Zito salvata in area piccola e l’episodio dubbio su Vitale.
Paura dell’esonero? Non ho mai avuto paura. Io lavoro con umiltà, lealta e coraggio e sono felice che la squadra mi segue”.