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Polizia Municipale a Eboli: servizio di forma più che di sostanza

E' il segretario generale della CISL FP Miro Amatruda a sostenerlo

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Miro Amatruda CISL FP

L’organizzazione sindacale CISL FP ha appreso, attraverso il comunicato del Sindaco del comune di Eboli apparso sul quotidiano La Città di ieri, che viene proclamata la sconfitta dei sindacati in merito all’organizzazione del servizio di Polizia Locale ed ai relativi turni di lavoro: se ciò corrisponde al vero, c’è da rimanere sbigottiti e allibiti.

Come può un Primo Cittadino porsi in conflitto con le Organizzazioni Sindacali quando le stesse mirano a salvaguardare i diritti dei cittadini, la tutela/sicurezza dei lavoratori e anche il buon amministrare della cosa pubblica?

Il Comune di Eboli nell’organizzare il servizio di Polizia Locale ha scelto di privilegiare l’apparenza rispetto alla sostanza, tant’è che in una città che conta circa 50.000 abitanti è in servizio una sola pattuglia per ogni turno di lavoro, in particolare nell’orario che va dalle 20 alle 22.

Tale modalità di espletamento del servizio non può certo far felici i cittadini, i quali pagando tributi comunali con aliquote al massimo, si aspettano un’azione amministrativa da parte della cosa pubblica efficiente, efficace e non certamente la presenza di una sola pattuglia su tutto il territorio comunale, che non può sicuramente garantire quanto auspicato dalla cittadinanza.

Inoltre la scelta di modificare l’organizzazione del lavoro, seppure al momento compatibile con il CCNL, comporta una serie di inattività che potranno portare anche ad inadempimenti in riferimento alle attività in carico alla Polizia Locale che non riguardano la viabilità (ad es. controlli edilizi, commercio, Protezione Civile, ecc.) che vanno dalle attività di istruttoria e che chiaramente dovranno essere rimandate.

La dotazione organica teorica del Comune di Eboli prevede 4 ufficiali di Polizia Giudiziaria, ad oggi coperte dal solo Comandante, oltre a contemplare un numero di agenti pari a più del doppio degli attuali.

Pertanto chi si occupa della cosa pubblica dovrebbe preoccuparsi più della sostanza, per esempio accelerare le assunzioni di nuovo personale nella Polizia Locale e in tutti i settori dell’ente, per garantire il livello di servizi promesso nel momento in cui ci si propone per amministrare.

La CISL aveva ricevuto già dal Commissario Prefettizio rassicurazioni sul rimpinguamento dell’organico, ribadite poi al momento dell’insediamento di questa amministrazione: a tutt’oggi, a distanza di un anno, nulla è stato fatto.

Resta chiaro il giudizio critico della CISL, unitamente a quello delle altre Organizzazioni Sindacali, sulla scelta adottata (senza nemmeno il parere in delibera dell’attuale comandante) della modifica dell’orario di servizio e di lavoro, chiarendo che le azioni sindacali messe in campo dai sindacati sicuramente non vanno nella direzione di abdicare ai propri doveri istituzionali da parte dei lavoratori, e quindi di non voler garantire il servizio della Polizia Locale fino alle 22, tant’è che in quasi tutti i comuni vige questo orario, ma va nella direzione di rendere un’azione della pubblica amministrazione in sicurezza, a garanzia di tutti i cittadini della comunità, e non con un’attività meramente di facciata, vista la dotazione organica palesemente insufficiente.

La speranza è quella di non trovarsi di fronte ad atti violenti che già si sono verificati in comandi di Polizia Locale di enti di più piccole dimensioni e con un organico maggiore, attraverso aggressioni e percosse, Resta inteso che se ciò dovesse accadere, visto anche l’annuncio di mettere un’unica pattuglia nelle piazze dello spaccio, non si esiterà un attimo a denunciare anche penalmente la mancata sicurezza sul lavoro. In ultimo, e non per ultimo, si preannuncia lo stato di agitazione per comportamento antisindacale per la mancata informativa preventiva ed il relativo confronto, regolamentati dall’art. 5 lett. a) del CCNL vigente; pertanto auspica la sospensione del nuovo orario di lavoro della Polizia Locale e la convocazione per il relativo confronto, altrimenti si procederà con la denuncia per comportamento antisindacale ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori.

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