La pista ciclabile che collega i due comuni versa in uno stato di degrado e abbandono. Infatti, da tempo è nella più totale incuria, invasa da erba alta e rifiuti soprattutto nel primo tratto che da Agropoli raggiunge il fiume Solofrone, che fa da naturale confine con la città dei templi. L’ultima discarica è stata creata in una traversa situata lungo la pista dove sono stati abbandonati buste della spazzatura con rifiuti non differenziati per tipologia, materiali legnosi, materassi, plastica e oggetti in ferro e addirittura elettrodomestici.
La sola pulizia della pista ciclabile, non è sufficiente per il ripristino dell’infrastruttura che lungo tutto il percorso è caratterizzata da piccole frane e smottamenti ed in alcuni punti è invasa dalla palizzata in ferro e legno, che la separa dalla strada in alcuni tratti rotta o divelta.
Più che una pista ciclabile, sembra un percorso a ostacoli, dove la vegetazione e i rifiuti oramai la fanno da padroni. Le proteste nascono, oltre che dalla mancata pulizia e manutenzione della pista, anche dalle constatazioni che nel percorso, lungo qualche chilometro, vi è la presenza di numerosi pali dell’illuminazione pubblica collocati al centro della pista ciclabile, che non agevolano la traversata e restringimenti che costringono i ciclisti, spesso, ad uscire e poi rientrare nella pista e come se non bastasse bisogna anche stare attenti a quando si imbocca la pista a non rimanerci chiusi dentro visto che la palizzata arriva a chiudersi sul guardrail del ponte Solofrone.
Il degrado della pista ciclabile rappresenta senza dubbio anche un brutto biglietto da visita per le due località turistiche, Agropoli e Paestum, interessate in quel tratto da numerose strutture alberghiere e balneari che durante l’estate ospitano numerosi turisti.
Il tratto interessato è di competenza della Provincia di Salerno e gli interventi di manutenzione sono da anni pressoché inesistenti. Era nostro dovere occuparci della questione e per tanto abbiamo chiesto spiegazioni all’assessore provinciale ai Lavori Pubblici Attilio Pierro, il quale ha risposto così: ” Non abbiamo i soldi per poter cominciare i lavori, il nostro più grande problema è la carenza di fondi e non sappiamo dove trovarli. Abbiamo problemi più importanti da risolvere, come la questione della Cilentana, la Sp430, non riusciamo a risolvere quella figuriamoci la pista ciclabile”.
Alessandra Agrello
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