Le indagini sono iniziate in seguito ad una denuncia della Procura della Repubblica di Salerno nei confronti di una titolare di una macelleria di Cava de’ Tirreni, la quale, non potendo onorare un debito contratto per una grande fornitura, era stata costretta a vendere un appartamento dal valore di circa 277mila euro a S.N. ad un prezzo nettamente inferiore, quale 145mila euro. Il risparmio ‘imposto’ dall’usurario era stato, quindi, nettamente superiore al credito vantato tanto da costituire una provvista di denaro ad interessi usurari.
Gli accertamenti investigativi condotti dalla Direzione Investigativa Antimafia e coordinati dalla Procura della Repubblica di Salerno hanno accertato la presenza sul territorio di Cava de’ Tirreni di un altro usurario, C.C., a cui la commerciante si era rivolto, un pensionato dipendente della CSTP di Salerno, il quale, nel 2008, aveva prestato alla commerciante di carni circa 30mila euro pretendendo interessi mensili tra il 7 ed il 10%, fino ad arrivare ad incassare la somma totale di euro 87mila euro.
Nei confronti dei due usurai sono state applicate le misure cautelari personali e reali, con il sequestro preventivo di un appartamento e delle somme di denaro dell’illecita attività, depositate in conti correnti bancari.