I mezzi avevano una doppia funzione videogames – videopoker; azionati a distanza tramite un telecomando, gli aggeggi alternavano il poker ad altre tipologie di gioco lecite.
Nel corso dell’intervento è stato rinvenuto un altro congegno elettronico non conforme alla normativa vigente riproducente il ”Bingo”, nonché la somma in denaro di Euro 108,50, provento dell’attività illecita.
Gli apparecchi elettronici sono risultati privi dei prescritti titoli autorizzativi ministeriali e del collegamento alla rete telematica dell’A.A.M.S.
In assenza delle prescrizioni ministeriali, gli apparecchi elettronici sequestrati consentivano un rilevante introito “in nero”, eludendo ogni forma di controllo da parte dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.