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Karate. Le atlete della Nuova Pol. Bellizzi sono le campionesse regionali

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Bellizzi. Ancora sugli allori la Nuova Polisportiva Bellizzi ASD associata alla Federazione Italiana Judo Lotta e Karate e Arti Marziali, unica riconosciuta dal CONI, che continua a mietere successi sia in campo nazionale che internazionale nel settore karate.

Un ottobre infuocato  per il team guidato dal Presidente Sonia Doto. A Caole, nella giornata del 18 ottobre u.s.,  al torneo internazionale di karate “Venice Cup” la società salernitana ha calato il suo tris di donne Annalisa Piscitelli, Mara Milione e Sara Antonacchio. La squadra bellizzese ha sconfitto in una tiratissima finale terminata con il punteggio di tre a due, l’agguerritissima nazionale indonesiana, in un torneo di alto spessore.

Sono alla prima uscita stagionale e hanno stupito per concentrazione e previsione, nonostante che la finale, prevista per le ore 19, di fatto si è tenuta alle 22 e 30 circa, per la qualcosa tutto lo staff era preoccupato per la tenuta delle sue bellissime bellezze bellizzesi. Il tempo di prendere l’aereo e domenica le stesse giovani atlete si sono cimentate in regione dove si sono laureate Campionesse Regionali di forme a squadre assolute  in Ponticelli di Napoli, guadagnandosi il diritto a partecipare alla finale dei campionati italiani di Ostia (Roma) che si terranno il prossimo 23 novembre per la FIJLKAM.

“Andremo a Roma per salire sul podio – afferma con orgoglio la presidentessa Doto – e senza ombra di dubbio riusciremo a farlo. Le ragazze sono concentrate e motivate e nessuno potrà fermarle.”

“Salire sul podio agli italiani assoluti non è cosa facile – ammette pacatamente il Maestro e loro istruttore Pietro Antonacchio – ma è alla loro portata e ne siamo tutti consapevoli. Tra studio e impegni vari gli allenamenti sono sempre più difficili da combinare ma alla fine riusciremo ad arrivare pronti all’evento. D’altronde, quando il gioco si fa duro, le dure cominciano a giocare. E che le nostre ragazze siano capaci e coscienti dei loro mezzi è una prerogativa che tutti ci riconoscono dappertutto.”

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