Nel corso dell’indagine sono state sequestrate oltre 1500 dosi di stupefacente del tipo cocaina ed hashish provenienti dall’area napoletana e destinati anche a professionisti. Tra gli arrestati risultano anche quattro donne che avevano il compito di effettuare le staffette ai corrieri ed in alcuni casi di trasportare lo stupefacente.
La costante azione investigativa ha permesso di avviare l’indagine “Vasi Comunicanti” sviluppata per un anno circa, in collaborazione con i reparti territoriali competenti. L’attività di monitoraggio avviata a carico di due spacciatori ebolitani, i numerosi servizi di osservazione e pedinamento e mirate indagini tecniche, hanno consentito agli investigatori di delineare quattro gruppi criminali operanti nelle aree di Battipaglia, Eboli, Baronissi e Salerno, dediti tutti al traffico di sostanze stupecenti, perfettamente organizzati e suddivisi in altrettante macro-aree geografiche di riferimento.
Nella’area di Battipaglia, il capo del gruppo che operava è stato individuato in Gambone Giovanni, che con l’aiuto di Marrazzo Gerardo e Rossi Giancarlo e di altri giovani del luogo per spacciare la cocaina che ritirava da Sacco Domenico di Castello di Cisterna.
Nella zona di Eboli operava un gruppo composto da Ginetti Michele, Ruggiero Mario, Albano Daniele, Giordano Alfredo e D’Agostino Giuseppe, i quali congiuntamente ed avvalendosi oltre che dalla fidanzata del Ginetti, Mazzara Sabrina, della sorella dello stesso Ginetti, nonchè di un folto gruppo di giovani, riuscivano a smerciare nelle piazze ebolitane le sostanze stupefacenti, hashish, cocaina e marjuana che al gruppo veniva fornitana da Gallo Giuseppe e Abbate Ciro di Torre Annunziata.
Nell’area di Baronissi operava il gruppo con a capo Sasso Franco e Napoli Domenico, i quali con l’aiuto di una decina di giovani collaboratori della zona spacciavano prevalentemente hashish ai giovani del luogo. Nell’ambito delle indagini sul gruppo in questione i militari dell’Arma hanno tratto in arresto Boccalupo Pasquale, trovato in possesso di 2 chilogrammi circa di hashish.
Infine nella zona di Salerno si faceva largo un gruppo a capo di Delfino Luca e Savaralle Fabio che con l’aiuto di di una decina di pusher, immettevano nelle piazze dell’area hashish.
Per non destare sospetti e rendere più facile l’identificazione di indizi, i gruppi di “lavoro” utilizzavano telefoni cellualri con intestatari fittizi. Con l’esecuzione dell’ordinanza inoltre sono state eseguite anche 48 perquisizioni locali e domiciliari e nel complesso sono stati impegnati circa 250 militari del Comando Provinciale di Salerno.
Sono stati trasferiti in carcere: Gambone Giovanni, Ruggiero Mario, Vitale Daniele, Ben Hammar Hakim, Santimone Orlando, Ursi Luciano, Ginetti Michele, Darino Mario, Giordano Alfredo, D’Agostino Giuseppe, Nicotera ALfonso, Marrazzo Gerardo, Gallo Giuseppe, Abbate Ciro, Boccalupo Pasquale, Celano Alfonso, Delfino Luca.
Collocati agli arresti domiciliari: Ginetti Sabrina, Mazzara Sabrina, Albano Daniele, Ferraiuolo Emilio, Sacco Domenico, Ferullo Leopoldo, Saravalle Fabio, Sasso Franco, Zottola Domenico, Napoli Domenico, Napoli Domenico (omonimo trentenne pregiudicato del precedente residente a Roma), Stabile Domenico, D’Alessandro Natale, Russo Raffaele, Salvati Ferdinando Luca.
Infine è stata disposta la misura d’obbligo di dimora per: Calandra Raffaele, Mastromarino Andrea, Grasso Angelo, Pironti Rita, De Nigris Antonio Rosario, Turi Giacomo, Noschese Loredana, Frusciante Giovanni, D’Isabella Francesco, Persiano Gianluca.
Foto di Alessandro Manci
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