Nella suggestiva cornice del monte Cervati, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, a circa 1400 metri di altitudine dove il faggio trova il proprio habitat ideale, oltretutto in zona S.I.C. – Sito di interesse Comunitario – e Z.P.S. – Zona a Protezione Speciale – i forestali hanno accertato che, su terreno di proprietà comunale, era in corso il taglio di utilizzazione di un bosco governato ad alto fusto di faggio. Le indagini condotte, le acquisizioni documentali esperite ed infine le verifiche in campo, hanno consentito di accertare che le attività di taglio ed utilizzazione boschiva venivano eseguite in carenza delle necessarie autorizzazioni, e quando autorizzazioni vi sono, le medesime risultano in contrasto con la vocazione cui le aree in questione sono destinate.
Ed infatti, le località Temponi e Piano degli Zingari sul Monte Cervati, rientrano in quelle aree denominate Riserva Generale Orientata nelle quali il piano di gestione dell’Ente Parco prevede per i boschi di alto fusto, solo tagli per prevalenti fini protettivi e non mai tagli con finalità produttiva ed economica come accertato nella circostanza.
Sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria C.N. 41enne e M.V. 46enne, titolari delle ditte boschive che eseguivano i tagli, i quali dovranno rispondere a vario titolo per i reati di taglio boschivo non autorizzato, danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali di una zona di alto pregio ambientale.
“Il Corpo forestale dello Stato è quotidianamente impegnato a preservare e difendere il patrimonio boschivo del verde Cilento” – dichiara il Vice Questore Aggiunto forestale Fernando Sileo, responsabile del CTA di Vallo della Lucania,- “e persevereremo nell’azione di prevenzione e controllo di gestione dei boschi, affinché venga rispettata la vocazione e la destinazione naturale delle aree e siano puniti gli interventi in contrasto con gli strumenti di pianificazione e gestione del territorio”.