Il furto era stato scoperto circa una settimana fa da alcuni fedeli che avevano notato l’edicola vuota. Il furto è stato effettuato sicuramente da qualche esperto che è riuscito a prelevare le mattonelle staccandole dall’edicola una per volta.
“Il furto della Madonna del Carmine ha colpito molto i cittadini del capoluogo, non tanto per il valore economico dell’opera, ma soprattutto per il valore simbolico che essa rappresentava. – afferma il vicesindaco Nicola Ragni – Per questo il sindaco e l’amministrazione comunale hanno deciso di restituire ai fedeli di Capaccio l’immagine sacra facendola realizzare ex novo dagli eredi dell’autore, il maestro vietrese Angelo Vuolo, che portano avanti l’attività artigianale del loro avo”.