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Cava de’ Tirreni. Non si ferma la protesta contro la Tares, D’Antonio: “Occuperemo il Palazzo di Città”

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Cava de’ Tirreni. “Siamo pronti ad occupare Palazzo di Città il 15 gennaio“. Così Maurizio D’Antonio, presidente dell’associazione ‘Cava Sviluppo‘, annuncia l’azione di protesta che gli imprenditori e le aziende metelliane attueranno contro ilcaro Tares‘.

Nella petizione, depositata al protocollo comunale mercoledì scorso, le imprese firmatarie, più di 400 del Cavese, chiedevano all’ente comunale di abolire il pagamento dell’ultima rata della tassa sui rifiuti, in previsione per dicembre. “E’ una situazione insostenibile per le aziende”, commenta D’Antonio, spiegando che il Comune di Cava de’ Tirreni ha applicato un ribasso pari solo al 40% quando, invece, altre città italiane, per andare incontro agli imprenditori, hanno adottato una diminuzione dell’80% sull’imposta. “Sono stati applicati indici di valutazione molto elevati”, aggiunge, “senza criteri né valutazioni che tenessero conto delle esigenze specifiche delle singole imprese. L’amministrazione ha mostrato disattenzione nella vicenda e portato avanti una cattiva gestione. A questo punto si dimetta“.

“L’obbligo di pagare tasse più alte”, conclude il presidente di ‘Cava Sviluppo‘, “pone un freno alla competitività delle nostre aziende sul mercato nazionale, costrette anche a ridurre il proprio personale”.

Chiara Amato

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