Alcuni dei cani erano legati con laccetti sottili e corte catene ad alcune piante ed a carcasse di macchine in disuso e abbandonate mentre altri sono stati rinvenuti all’interno di una recinzione metallica con la presenza di un serbatoio del gas, lasciati nel fango, privi di cucce e tettoie. Il luogo era fatiscente e inadeguato, privo di alcun sistema di raccolta e di scarico delle deiezioni degli animali, sversato direttamente sul terreno, formando così una notevole concentrazione di rifiuti e liquami. Inoltre, dall’ispezione e dai controlli effettuati sugli animali, si è accertato che solo 4 cani erano regolarmente iscritti all’anagrafe canina.
Accertato l’abuso, le Giubbe Verdi, insieme al personale dell’ASL SA, hanno affidato gli animali in custodia temporanea ad un cittadino privato, il quale si è impegnato a custodire i cani in un terreno di sua proprietà fornendo loro assistenza.