La storia è iniziata quando l’uomo, all’uscita dal carcere, aveva tentato invano di convincere la propria ex moglie a tornare con lui. Dopo il suo rifiuto, il pregiudicato è passato all’attacco cominciando a pedinare e molestare la donna e, in una occasione, dopo averla inseguita e bloccata a bordo della propria auto, l’ha percossa violentemente, procurandole lesioni giudicate guaribili in sette giorni dai medici dell’ospedale dove la signora è stata costretta a recarsi a causa delle ferite al volto.
Visto l’insuccesso della propria azione, l’uomo ha cambiato strategia indirizzando le sue attenzioni al datore di lavoro della donna, tentando, mediante minacce, molestie ed aggressioni, di indurlo a licenziarla facendole cosi mancare il necessario per vivere, tanto da costringerla a tornare con lui.
L’uomo, a seguito ritenuto vicino al clan camorristico “Pecoraro/Renna”. L’uomo è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari.