I saldi potrebbero quindi segnare un primo riscatto rispetto un 2013 deprimente per il settore dell’abbigliamento, in cui, secondo gli studi della Federazione moda, hanno chiuso 11.900 negozi, quasi 1.000 al mese. Da oggi per la Campania e la Basilicata, e da sabato in poi in tutto il resto dell’Italia, gli italiani torneranno dunque a guardare le vetrine, confrontando vecchio e nuovo cartellino, alla ricerca dell’affare migliore o del regalo perfetto, sia di bellezza che di prezzo.
Dalle informazioni che provengono dai nostri associati – spiega Roberto Manzoni, Presidente di Fismo, l’associazione Confesercenti del commercio al dettaglio di moda e abbigliamento – i prossimi saldi saranno i più convenienti degli ultimi dieci anni: gli imprenditori praticheranno sconti sostenuti per recuperare un anno difficile. Oltre alla crisi economica, il settore è stato colpito anche dal clima, con una primavera fredda e un’estate in ritardo e troppo lunga. La conseguenza è stata un aumento delle rimanenze di magazzino e quindi delle opportunità per chi acquista in saldo. Anche le vendite di Natale sono andate peggio del previsto, registrando cali su tutto il territorio nazionale.”
La spesa media a famiglia si aggira si 150 euro a testa (155 secondo Confesercenti, 148 Confcommercio che stima un volume d’affari complessivo di 5,4 miliardi).