La prima, con ricorso collettivo al TAR, sarà chiesto ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute, alla Regione Campania, alle ASL e all’ARPAC, il risarcimento di 10mila euro a famiglia, per i danni subiti, da tutti gli abitanti delle zone campane interessate dallo scandalo dei rifiuti tossici interrati.
La seconda, azione penale, con la costituzione di parte offesa nei procedimenti penali pendenti e la richiesta il risarcimento dei danni ai soggetti responsabili dell’inquinamento ambientale e dei danni alla salute.