L’architetto e presidente dell’Ente Riserve Maria Gabriella Alfano ha segnalato l’ultimo episodio in una lettera ai reparti di vigilanza ambientale dei Carabinieri e della Polizia Forestale e alla procura della Repubblica, scrivendo che “quanto accaduto rappresenta un indizio allarmante indicativo del fatto che non siamo in presenza di un fenomeno accidentale”, e sollecitando gli organi di vigilanza “ad intensificare le ricerche, i controlli e le indagini per risalire alle cause effettive del fenomeno e all’individuazione dei responsabili, non potendosi escludere ricadute negative gravi non solo sulle specie animali che popolano il fiume Sele, ma anche sull’intero habitat e sulla salute stessa della popolazione”.