“E’ da qualche anno – scrive in una nota il sindacato – che cerchiamo di far capire alle istituzioni ed alla politica che prima o poi avremmo avuto problemi seri. Senza volere né enfatizzare né sottovalutare le questioni del lavoro e quelle sociali c’è da dire che l’assenza, il disinteresse o i tentativi di strumentalizzazioni sono arrivati da tutte le direzioni”.
Cifre impressionanti quelle riguardanti la perdita di lavoro
“La provincia di Salerno tra le prime nel Paese con oltre 8.000 posti di lavoro andati in fumo, la Campania oltre 35.000 e l’Italia con quasi mezzo milione. Cifre che possono sembrare esagerate ed invece sono aggravate dalla discesa verticale delle ore procapite versate per ogni singolo lavoratore. A Salerno si è passati dalle 121 ore alle 88 attuali destinate a calare; con 600 imprese che hanno sospeso l’attività”.
Diversa per ‘Feneal Uil’ la linea da seguire rispetto all’Ance
“Opera per opera si vedono quali sono gli ostacoli e si fa tutto il possibile, insieme alle amministrazioni, alla politica e alle istituzioni, per creare le condizioni per sbloccare . Noi non conosciamo altra via, non sappiamo come far capire che c’è bisogno del concorso di tutti per cercare di risolvere questioni che riguardano il lavoro e lo sviluppo del territorio. Inutile, quindi, fare fughe in avanti e proporre solo dati a cadenza giornaliera”
