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Salerno. Maxi truffa ai danni dell’Inps, 4 arresti. Tra gli indagati anche sindacalisti e consulenti

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Salerno. Quattro arrestu e altre sedici persone segnalate, destinatarie di provvedimenti interdittivi, dall’operazione con cui i Carabinieri del R.O.S., coadiuvati da quelli di Salerno e di Napoli, stamane hanno smascherato un’organizzazione criminale che truffava enti pubblici. Sequestrati, inoltre, preventivamente 65o mila euro per il danno causato alla pubblica amministrazione.

Agli arresti domiciliari Mariano Santarsiere, 43enne di Sala Consilina, Remo Criscuolo, 45enne di Eboli, Claudio Pagano, 41enne di Sarno, Giuseppe Iannece, 44enne di Campagna.

Sindacalisti, consulenti del lavoro, responsabili di enti di formazione professionale, imprenditori, dieci le società salernitane nel mirino dell’indagine che, avviata nel 2011, ha portato alla luce un’organizzazione criminale radicata nel territorio, autrice di numerose truffe: con la complicità di altri soggetti, veniva presentata una documentazione falsa per avere accesso alla cassa integrazione, pur continuando gli imprenditori ad impiegare regolarmente i dipendenti, ma riscuotendo illegalmente le erogazioni dell’Inps e assicurandosi che i contributi statali non versati allo stesso ente , previsti per la cassa integrazione in deroga, venissero regolarizzati. Intanto, i soggetti coinvolti provavano a intascare le quote erogate dalla Regione per i corsi di aggiornamento previsti per i cassintegrati.

Un imprenditore dovrà rispondere anche di estorsione: ha percosso un dipendente per farsi consegnare il contributo previdenziale ottenuto illegalmente. 

Sulla vicenda interviene il Segretario Generale di Cisl Salerno Matteo Buono che, in una nota, esprime sgomento per il coinvolgimento di due dirigenti sindacali della Cisl  nell’indagine condotta dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Salerno: “Siamo certi che la Magistratura, in tempi rapidi, possa fare assoluta chiarezza sulla vicenda distinguendo, eventualmente, comportamenti personali da responsabilità sindacali e politiche. Siamo altrettanto convinti che tutti i dirigenti della Cisl Salerno, nell’esercizio delle funzioni organizzative, abbiano avuto sempre a riferimento i valori della tutela dei lavoratori e del corretto svolgimento delle relazioni sindacali – scrive Buono – La Cisl Salerno ha immediatamente informato gli organi regionali, di categoria e dell’Unione, perché a loro compete l’adozione di  ogni provvedimento relativo allo status di dirigenti sindacali nelle persone coinvolte nell’inchiesta”.

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