La richiesta è stata presentata dopo aver rilevato “l’infondatezza della notizia di reato” a carico dell’indagato, sostenuta anche dal contenuto delle memorie difensive e delle produzioni documentali depositate dai difensori di Longobardi, gli avvocati Michele Sarno e Giovanni Annunziata. Longobardi è stato più volte sentito, anche su sua richiesta, dal sostituto procuratore titolare delle indagini ha più volte dichiarato (e poi dimostrato) di aver appreso delle irregolarità amministrative e tecniche dell’appalto successivamente vinto dalla Over Line. Anche se, sottolinea il magistrato, allegati alla gara di appalto vi erano “informative della polizia giudiziaria relative a rapporti tra organi amministrativi del Comune di Scafati ed amministratori di società successivamente colpite da interdittiva Antimafia”, Longobardi (presidente anche della squadra Givova Scafati Basket) era un “soggetto estraneo agli apparati tecnici del Comune di Scafati” non era quindi tenuto ad essere a conoscenza della posizione della Over Line.