“Informare compiutamente”, scrivono, “e fino in fondo i cittadini rappresenta uno dei diritti cardine delle democrazie avanzate. Non si comprende la ratio di un divieto di tempo che non trova spazio nemmeno alla Camera dei Deputati o al Senato della Repubblica. Una casa di cristallo deve divenire un obbligo morale e va dimostrato con atti concreti. Siamo certi di un accoglimento benevolo della richiesta e formuliamo l’auspicio che in tal modo verranno esaudite le attese dei cittadini, impossibilitati ad esser presenti durante le sedute consiliari”.