Considerati gli interessi maturati sui sei buoni postali fruttiferi da 5 milioni di lire ciascuno, se la truffa fosse riuscita, sarebbe stata incassata una somma di circa 80 mila euro.
Ieri mattina, la donna si è recata alle poste con una tessera sanitaria e una patente di guida falsificate, intestate ad una donna siciliana, titolare dei buoni fruttiferi. La foto sulla patente raffigurava la truffatrice più giovane di alcuni anni rispetto all’intestataria dei titoli. Ciò ha insospettito il direttore delle poste il quale si è rivolto al 112 per i dovuti accertamenti.
Infatti, poco dopo, una pattuglia del Commissariato di Polizia locale è giunta sul posto e, con il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria, in provincia di Ragusa, ha accertato il tentativo di truffa mediante buoni postali fruttiferi clonati, del tutto identici a quelli originali, anche nel numero di serie, tutt’ora in possesso della reale intestataria.