“Molti giovani non colgono le tante possibilità di lavoro che ci sono o perché stanno bene a casa o perché non hanno ambizione”, ha detto, ieri, durante un incontro con gli studenti delle scuole superiori di Sondrio, dedicato proprio all’istruzione e alla formazione.
Dunque, non solo bamboccioni, choosy e sfigati: la lista di aggettivi dequalificanti si allunga per i giovani italiani. Chissà cosa ne pensa proprio quel milione di disoccupati under 30. Ci sarà qualcuno che vorrebbe trovare un lavoro, John Elkan? Almeno nella speranza di avere una scusa per uscire di casa…
Chiara Amato