A denunciare quella che sembra essere una prassi consolidata negli istituti scolastici è Teresa Vicidomini
” l’inganno è presente sul modello di iscrizione scolastica che le famiglie devono compilare, alla voce contributo, insieme alla relativa somma da versare – spiega – non è presente la precisazione che è di natura volontaria e detraibile dalle tasse. Né viene specificata la destinazione della somma richiesta. Si cerca di far credere che l’iscrizione dei propri figli sia condizionata al versamento del contributo”.
Sotto accusa i tributi che in realtà servirebbero unicamente all’ampliamento dell’offerta formativa, non al funzionamento amministrativo e ordinario
“I dirigenti lamentano la scarsezza di fondi ma con i contributi volontari possono solo mettere in funzione attività extrascolastiche e non comprare materiale didattico, come carta, gesso e vettovaglie”.
Del resto come si legge in una nota del Miur è illegittimo e si configura come una violazione del dovere d’ufficio, subordinare l’iscrizione degli alunni al preventivo versamento del contributo.
La Vicidomini infine invita i salernitani interessati a “pretendere dalle scuole o la restituzione della somma versata o la massima trasparenza, chiedendo la rendicontazione dettagliata e documentata di tutte le spese effettuate con i loro contributi”.
Enrica Bovi