I reati ambientali venivano perpetrati in zona sottoposta a vincolo idrogeologico, paesaggistico-ambientale, all’interno dell’area Protetta del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, ricadenti nel Sito d’Interesse Comunitario e Zona a Protezione Speciale.
Le indagini condotte , le acquisizioni documentali e le verifiche effettuate durante il sopralluogo hanno consentito di verificare che l’opera era stata realizzata con il permesso a costruire e altre autorizzazioni scadute, e in modo difforme da quanto originariamente progettato ed autorizzato.
Accertato l’abuso i forestali hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Lagonegro i titolari del Permesso a Costruire, il progettista e direttore dei lavori, il collaudatore e la ditta esecutrice dei lavori, i quali dovranno rispondere a vario titolo per il reato di abusi edilizi.
Accertata la condotta illecita, i Forestali hanno deferito all’ Autorità Giudiziaria di Lagonegro il conduttore del fondo C.N. di anni 56, che durante le operazioni di accertamento ha ammesso di aver realizzato il manufatto senza acquisire le dovute autorizzazioni.