Le ceramiche, con false attestazioni rese dall’importatore campano, erano pronti per essere immessi in commercio nel territorio nazionale in contrabbando.
I container sono stati individuati grazie all’esame documentale svolto dall’Ufficio Integrato di Analisi dei Rischi che vede operare militari delle fiamme gialle e funzionari della dogana.
L’indagine ha fatto emergere un’evasione di diritti di confine pari ad euro 18.000,00.