Il primo suggerimento è adatto a tutte quelle case che hanno un tipo di mobilio classico e antico: le cornici. I salotti composti di legno e altri materiali quali tavoli vintage e ripiani in ciliegio, meritano che le fotografie rispecchino l’ambiente, restando ordinate in molti supporti. Preferibili quelle in argento o comunque dotate di un certo materiale di prestigio, le cornici eleganti sono l’ideale per spiccare nello spazio circostante.
Al contrario, la seconda idea è adatta per gli ambienti etnici e colorati: il collage. Per realizzarlo si possono scegliere due modi: tramite la cornice a giorno (in cui applicare gli scatti preferiti con l’uso di vinavil e acqua) oppure mediante una bacheca realizzata in compensato, dove poter applicare le puntine da disegno per togliere e mettere a proprio piacimento le fotografie preferite. Questo regala al contesto un tocco di originalità e freschezza, l’ideale per ambienti in stile anni ’70.
Terzo archetipo: le cornici digitali. Perfette per le case realizzate in desing moderno, tecnologiche e minimaliste, sono l’ideale per riflettere un habitat contemporaneo ed essenziale, non sono ingombranti e la loro raffinatezza unita all’aspetto virtuale si sposa benissimo con elementi d’arredo d’avanguardia.
Il quarto consiglio è perfetto per le famiglie e le case con i bambini piccoli: le fotografie racchiuse in cornici realizzate con la tecnica del dècoupage o acquistate in mercatini equo solidali. Colorate e armoniose, fiabesche e semplici, queste tipologie di contenitori sono assolutamente l’ideale per contribuire a rendere l’ambiente dolce e armonioso.
Infine, un’idea che deriva direttamente da alcuni consigli di architetti ed esperti, riguarda la disposizione: preferibilmente non si dovrebbe mai scegliere sia le cornici che le fotografie appese per non creare caos, piuttosto, o una scelta o l’altra, perché in questo modo l’occhio si abitua a focalizzare l’attenzione sui dettagli e non si disperde. È anche vero però, che le fotografie essendo i ricordi dell’anima non possono avere rigore e regole. Cosa fare dunque? Semplice: affidarsi allo stesso istinto che ha permesso alle fotografie di esserci, grazie alle emozioni!