Si tratta di una realtà storica del tessuto produttivo salernitano, precisa Matteo Boangiunto, segretario generale della Fiom-Cgil Salerno, per cui ogni ipotesi di delocalizzazione non può prescindere da Salerno o da zone strettamente limitrofe. È per questo che nel corso dell’incontro è stata avanzata l’ipotesi di fare dell’area ex Pennitalia il posto ideale per il nuovo stabilimento.
Tutelare l’occupazione locale, promuovere lo sviluppo industriale e allo stesso tempo salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini sono i principi cardini di una società moderna, sostiene Maria Di Serio, segretaria generale della Cgil Salerno.
Un nuovo incontro è previsto per il 31 luglio, e in quella occasione l’Asi si è impegnata a proporre alcune ipotesi di delocalizzazione.